Quando avevo 5 anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola, mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi “felice”. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.
John Lennon
La capacità per sentirci felici
Tutti possediamo la capacità per sentirci felici. La felicità non dipende solo dalle cose che ci succedono ma anche da come le percepiamo, interpretiamo, assimiliamo e le utilizziamo per il nostro futuro.
E allora perché continuare a ricercarla altrove anziché in noi stessi? Basterà fermarsi e ascoltarsi? così da poter provare a sentirne il rumore, l’odore, il sapore, e provare a mettercisi comodi, ascoltando una sensazione che per molti è sconosciuta.
Invece, ciò che più spesso accede è l’addentrarsi in una continua ricerca di uno “stato”, quello di felicità, che forse neppure conosciamo. Nella vita si possono avere soldi, successo e notorietà, ma tutto questo non ha nulla a che vedere con il raggiungimento del benessere che tutti vanno cercando.
Che cos’è la felicità?
Le emozioni sono componenti fondamentali della nostra vita, da esse traiamo gli stimoli che muovono le nostre giornate. Seppure ogni singola emozione sia importante e permetta a chi la sperimenta di sentirsi vivo, l’uomo è soprattutto alla ricerca di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene e lo appaghino, in una parola è alla ricerca di quello stato emotivo di benessere chiamato felicità.
Quest’ultima è data da un senso di appagamento generale e la sua intensità varia a seconda del numero e della forza delle emozioni positive che un individuo sperimenta e che riesce a trattenere.
Ma chi sono le persone felici?
Ogni persona possiede un livello base di felicità, che dipende sostanzialmente dal modo in cui interpreta la vita, ma anche da come e dove è stato educato, e in che modo si rapporta con gli altri. Gli eventi che accadono quotidianamente alzano o abbassano questa asticella per un certo lasso di tempo, rendendoci temporaneamente felici o tristi.
Ciò che più comunemente viene indicato come felicità è il picco dato da una particolare situazione. Si tratta di picchi di felicità che tendono, appunto, ad essere temporanei, e con il passare del tempo, si tende a tornare al nostro livello base di felicità.
Questo non si traduce in infelicità, se si riconosce il proprio livello base di felicità. Al contrario, se siamo alla continua ricerca di questi picchi, la delusione ci può condurre più spesso ad uno stato di tristezza, che ci fa credere di non poter essere felici e che questa è una condizione temporanea.
Il nostro benessere dipende da noi stessi e da come coltiviamo le nostre risorse personali essenziali per affrontare gli eventi negativi e le sconfitte. Si tratta di mezzi come la resilienza, l’umorismo, l’essere positivi e l’efficienza nel gestire il nostro mondo interiore.
Molte ricerche mettono in luce come essere felici abbia notevoli ripercussioni positive sul comportamento, sui processi cognitivi, nonché sul benessere generale della persona.
Cosa succede quando siamo felici?
Spesso le persone felici si sentono più libere e spontanee, riferiscono una sensazione di benessere in relazione a se stesse e alle persone vicine e infine descrivono il mondo circostante in termini più significativi e colorati.
Inoltre le persone che provano emozioni positive, quali ad esempio gioia e felicità, a livello fisiologico presentano un’attivazione generale dell’organismo che si manifesta con un’accelerazione della frequenza cardiaca, un aumento del tono muscolare e della conduttanza cutanea e infine una certa irregolarità della respirazione.
In ultimo chi è felice sorride spesso. In effetti il sorriso, sovente accompagnato da uno sguardo luminoso e aperto, è la manifestazione comportamentale più rappresentativa, inconfondibile e universalmente riconosciuta della felicità e della gioia.
Tutti noi possediamo la capacità per sentirci felici. All’interno di noi stessi ci sono le risorse per rendere la nostra vita più serena e felice, perciò proviamo a riconoscere la nostra felicità, a sorridere di più e a condividerla.